E’ con piacere che aderiamo all’iniziativa nata su Facebook ad opera degli amanti di Porto Ferro, della sua natura incontaminata, dei suoi liberi tramonti, in risposta alle previsioni dell’approvato PUL (Piano di Utilizzo dei Litorali) di Sassari .
E diviene per noi doversoso, a questo punto, rendere pubblica la nostra posizione sull’argomento PUL.
Lo facciamo condividendo la lettera (rimasta ovviamente senza risposta), inviata all’amministrazione comunale a fine gennaio, appena saputo del “progetto di sviluppo” sull’area di Porto Ferro.
Al Sindaco del Comune di Sassari
e p.c Assessorato Politiche di Pianificazione Territoriale,
Attività Produttive ed Edilizia Privata
e p.c Assessorato Politiche Agro -Ambientali e Verde Pubblico
e p.c Assessorato Politiche per le infrastrutture della mobilità urbana e rurale, polizia municipale e protezione civile
e p.c Assessorato Politiche per lo sviluppo locale, cultura e turismo
e p.c Assessorato Politiche Sociali e Pari Opportunità
Oggetto: PUL – Porto Ferro
E’ con grande delusione che apprendiamo la notizia che il PUL del Comune di Sassari inizia l’iter di approvazione.
Non, ovviamente, per la necessaria e attesa disposizione di regole e programmi a valere sui – troppo spesso dimenticati – litorali del territorio comunale.
Ciò che ci lascia per l’ennesima volta disarmati davanti all’agire dell’amministrazione, sono le modalità con le quali il Piano è stato redatto.
Non conosciamo le tappe dell’iter che il documento dovrà percorrere prima della sua approvazione ed applicazione, ma una cosa è certa: per un Piano realistico, contestualizzato, realmente impattante per lo sviluppo del tessuto economico, per la valorizzazione del territorio e per la sua tutela e fruizione sostenibile, era fondamentale un confronto con gli operatori economici delle aree interessate .
Ancora una volta avremo uno strumento calato dall’alto, completamente avulso dalla realtà.
Ancora una volta, al momento dello scontro con il tessuto economico /territoriale dell’area – quello vero, quello che NON è stato interpellato per raccontare l’esistente e le storie dietro ad esso – molto rimarrà sulla carta, molto sarà forzatamente realizzato per far combaciare arenili, dune, attività fatte di passione e sacrificio, con le linee tracciate sulle planimetrie .
La scrivente cooperativa opera da anni nell’area di Porto Ferro, prima come cooperativa sociale di tipo A – gestendo per anni una realtà unica nel suo genere in Sardegna come il Surf Camp Porto Ferro, Centro Vacanze per minori e disabili -, ora come cooperativa sociale di tipo B – operando inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, in collaborazione con la C.R di Alghero, l’UEPE di Sassari, l’U.SS.MM di Sassari e offrendo servizi all’utenza turistica.
Possiamo dire con orgoglio che abbiamo portato la spiaggia di Porto Ferro ad essere quella che è oggi: una meta privilegiata del turismo attivo, sensibile alla sostenibilità ambientale delle attività svolte nell’area, culturalmente ricettivo e alla ricerca di eventi di qualità (possiamo vantare un programma di incontri musicali di ottimo livello, l’organizzazione di attività di sensibilizzazione ambientale, un ampio ventaglio di proposte sportive, culturali e di animazione ); una meta balneare adatta anche ai disabili ed alle persone con difficoltà motorie, grazie al lido attrezzato con passerelle e JOB e il punto ristoro privo di barriere architettoniche; una località adatta a giovani, famiglie e anziani grazie alla diversificazione dei servizi offerti: lido attrezzato, punto ristoro, area sport, noleggio surf, scuola di surf, eventi musicali e culturali, iniziative per i bambini e gli adolescenti.
Avremmo dunque potuto fare notare all’amministrazione che la previsione di tre (forse addirittura 4!) concessioni demaniali nella spiaggia di Porto Ferro può essere stata fatta solo da chi si è messo davanti ad una planimetria a contare semplicemente metri quadri.
Porto Ferro è spiaggia selvaggia, natura allo stato puro.
Siamo perfettamente d’accordo che anche una spiaggia così debba offrire servizi ad una utenza sempre crescente ma, a nostro parere, la previsione di due concessioni soddisferebbe pienamente sia l’esigenza di avere aree attrezzate che quella di non stravolgere la vocazione naturale della baia.
Non abbiamo ovviamente conoscenza del documento che verrà portato all’approvazione della commissione competente: ci auguriamo che affronti il problema dei parcheggi, ormai divenuto insostenibile.
Abbiamo più volte portato all’attenzione dell’amministrazione le criticità legate alla sosta ed in generale alla viabilità dell’area, senza ricevere alcuna risposta.
Ci siamo offerti di fare noi gli investimenti necessari per risolvere, almeno in parte, il problema.
Abbiamo chiesto una linea di bus in modo da alleggerire la pressione degli automezzi sull’area.
Abbiamo sollecitato interventi sulla strada che porta al mare, irrimediabilmente rovinata dalla posa dell’asfalto ecologico.
Il silenzio assordante dell’amministrazione sull’argomento non ci da molte speranze riguardo alla gestione condivisa del problema, ma non accetteremo passivamente proposte che non rispettino il nostro lavoro (qualcuno è arrivato a prospettare la chiusura della strada per il mare, mettendo in atto una prova generale l’estate scorsa ) e l’imprescindibile connubio tra fruibilità e tutela ambientale.
Infine, se interpellati, avremmo potuto raccontare come da sempre Porto Ferro sia spiaggia frequentata da proprietari di cani.
Lo sappiamo, le ordinanze balneari vietano la presenza di cani in spiaggia nella stagione balneare e il regolamento della Bandiera Blu lo vieta a maggior ragione per le spiagge sulle quali sventola il suo vessillo. Ci chiediamo se non potesse essere questa l’occasione per prevedere un’area nella quale consentire l’accesso agli animali da compagnia, su un arenile che da sempre li vede assidui frequentatori, regolando finalmente uno stato di fatto.
Ciò detto, ci auguriamo che l’amministrazione porti avanti il Piano di Utilizzo dei Litorali con il coraggio, l’entusiasmo e la visione che animano tutti coloro che operano sul territorio, rispettandone le storie, i sacrifici e l’apporto al tessuto economico/sociale/ambientale.
Sassari, 25/01/2017
Il Legale rappresentante
G.A. Pintus